domenica 9 marzo 2014

Tutti devono dire la loro. Stare zitti mai.


Come sempre quando senti di aver bisogno (o hai bisogno!) di qualcuno che ti ascolti, ti guardi attorno e vedi il vuoto. E ti deprimi di più. Soprattutto perchè la persona che vorresti ci fosse, la senti più lontana che mai. L'errore che si fa spesso in questi casi, è quello di aspettarsi dagli altri quello che noi faremmo per loro (o abbiamo fatto). Anche solo una piccola parte. Invece quello che ti danno è niente. Che ironia.. mentre scrivo sto ascoltando "Viva forever" delle Spice Girls. Buffo no? Fanculo. Non voglio più saperne niente di nessuno.
 Ancora una volta sono qui a scrivere lamentele. O meglio, più che lamentele, quello che non va. Niente di bello da leggere insomma. 
Sto vivendo una vita che non sento mia. Non vedo un futuro, e a malapena vedo il presente. Ho un lavoro che non so quanto si possa definire "lavoro", dovrebbe essere più un hobby che un lavoro a dir la verità, ma con un hobby non si vive, è necessario avere un guadagno, un tornaconto. E quindi diventa lavoro. C'è chi mi dice di lasciar perdere, che prendo una miseria, che non vado da nessuna parte così, che devo pensare al mio futuro (quale?!?). A questi rispondo che devo ritenermi fortunata perchè c'è chi prende meno di me e chi non prende proprio niente. Che i miei soldi per quanto pochi sono serviti per pagare tasse e spese varie (e se non c'erano neanche quelli?!?). C'è chi mi dice di trovare la mia strada (dove?? come??). C'è chi mi dice che, devo metterci più passione, più entusiasmo, nonostante rifaccio mille volte le cose perchè dall'alto cambiano idea continuamente, nonostante lavoro più di quanto dovrei perchè in fondo mi piace. Nonostante.. bah, nonostante tutto. E poi c'è chi mi dice che sono giovane che devo trovare un lavoro in cui mi pagano meglio. Ma cazzo, dico io, me lo trovate voi??? Sono stanca di tutti questi discorsi. Aggiungiamone un altro alla lista. Mi chiedono se preferirei fare un lavoro sottopagata che mi piace o un lavoro che non mi piace ma che mi dia un bel stipendio. La mia filosofia sarebbe "fai quello che vuoi purchè ti renda felice", ma in questo momento no. Potessi spalar merda e prendere il doppio di quello che prendo ora, andrei a spalar merda. Per restare in tema, è un periodo di merda (ce ne sarebbe da spalare...) e c'è bisogno di soldi. In un soffio (esattamente nel giro di tre giorni) mi è andato via lo stipendio di quattro mesi. Mi ritorneranno, ma intanto non ci sono. E quello che mi fa stare più male è che non sono nelle condizioni di poterli "regalare" a chi me li ha chiesti. Non riesco a metterne da parte a sufficienza da potermi permettere di comprare la bicicletta a mio papà che mi sono fatta inculare da perfetta scema. Non riesco a restituire ai miei genitori la somma che hanno versato per pagarmi l'Università (altro mio (grande) fallimento da aggiungere alla lista). Non riesco neanche a comprarmi delle piccole stronzate. Perchè se lo facessi, sarei ben consapevole di buttare soldi che i miei non hanno (anche se userei i miei). Mi sento in colpa perchè vivo ancora a casa con loro. E poi mi chiedono se preferisco un lavoro che mi piace e prendere poco o fare quello che non mi piace e prendere tanto. Fanculo è la mia risposta. Dai, aggiungiamo altre stronzate alla lista! Quelli che ti vengono a dire "eh si, c'è crisi.. non si può fare più niente o fare spese" e poi vedi che chi te lo dice fa almeno una volta a settimana una super cena e compra minkiate un giorno si, un giorno no e fa tot viaggi all'anno. Almeno che abbia la decenza di tacere. 


(Da notare che nel 2014 il salvadanaio non esiste proprio.. e questo non è stato uno sbaglio mio nella scelta dell'immagine.)
 

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